Dalle tavolette di argilla all'e-book: l'evoluzione del libro Il libro, nella sua forma moderna, è un oggetto che diamo per scontato. Lo sfogliamo, lo leggiamo, lo annotiamo, senza quasi riflettere sulla sua lunga e affascinante storia. Un viaggio che inizia migliaia di anni fa, con le prime forme di scrittura su tavolette di argilla e pietra. Le prime forme di scrittura: Le tavolette di argilla: In Mesopotamia, già nel IV millennio a.C., si scriveva su tavolette di argilla con uno stilo triangolare. I geroglifici: In Egitto, intorno al 3200 a.C., si sviluppò la scrittura geroglifica, incisa su pietra o papiro. La scrittura cuneiforme: In Mesopotamia, nel III millennio a.C., si diffuse la scrittura cuneiforme, impressa su tavolette di argilla con uno stilo a forma di cuneo. L'invenzione del papiro: Un materiale rivoluzionario: Intorno al 3000 a.C., in Egitto, fu inventato il papiro, un materiale ricavato dalla pianta del papiro che permise la produzione di rotoli s
Si chiama "fame cerebrale" quando più si mangiano dolci, più se ne vogliono. In inglese è detto "craving", quella voglia intensa, molto diversa dalla normale fame, di mangiare alimenti dolci che diventa quasi una necessità fisica. Lo zucchero può creare questo desiderio che, se non soddisfatto, procura un bisogno paragonato alla crisi di astinenza che danno le sostanze come: la nicotina, l'alcol o gli stupefacenti. La ragione è fisiologica. Il glucosio incentiva i circuiti dopaminergici, zone del cervello connesse al piacere e alla ricompensa. Viene a formarsi una sorta di circolo vizioso in cui lo zucchero porta al rilascio di dopamina (ormone della felicità) che, quando manca il suo effetto, spinge il cervello a voler ancora zucchero, in un gioco al rialzo portando a mangiare sempre di più zucchero, alimentando una voglia sempre più intensa.
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